Come sono fatti gli impianti?
I denti naturali sono fatti da una radice, che deve stare tutta nell’osso e nella gengiva, e da una corona, che invece è la parte di dente che vediamo in bocca e che usiamo per masticare, parlare e sorridere. Quando manca la radice si può inserire al suo posto un impianto, che è una radice artificiale in titanio che sostituisce quella naturale, su cui poi sarà applicato un dente artificiale fisso, oppure un ancoraggio per una protesi rimovibile.
Gli impianti in Titanio hanno rigetto?
Il rigetto immunitario del Titanio non esiste, e il successo delle guarigioni implantari arriva oggi a più del 97% dei casi a 5 anni dalla inserzione. Difetti di guarigione, quando capitano, sono dovuti ad infezione o a carico eccessivo: perciò è fondamentale attenersi alle istruzioni del Dentista durante e dopo le cure.
Bisogna dire che di solito un fallimento implantare si manifesta semplicemente con la perdita dell’impianto, che va svitato o rimosso in altro modo, e non è come il rigetto di un trapianto, come molti temono. Spesso è possibile attendere la guarigione e un altro impianto può essere inserito nella zona da cui il precedente è stato rimosso.
Quanto durano gli impianti?
Un impianto può rimanere in bocca per moltissimi anni se rimane in salute: perché ciò accada è indispensabile mantenere una igiene accurata ed eseguire controlli regolari dal dentista, secondo le cadenze previste per il caso. La mancanza di controlli regolari dei lavori eseguiti può consentire alle malattie della bocca di danneggiarli talmente da rendere necessaria la loro rimozione.
Gli impianti infatti si ammalano di tutte le malattie dei denti eccetto la carie: possono perciò perdere osso per malattia parodontale, per eccessivo carico, per altre malattie delle ossa e delle gengive che siano causate da malattie dell’organismo o da farmaci.
Nel nostro Studio utilizziamo una linea implantare di elevatissima qualità che garantisce la salute e l’integrità degli impianti, e del loro collegamento con i denti artificiali, per molti anni.
Mettere gli impianti fa male?
Mettere gli impianti è ormai una procedura sicura e consolidata che si esegue in anestesia locale come per le altre cure dentarie, e lascia postumi che si trattano con medicine, collutori, ghiaccio e igiene della bocca. Negli interventi più importanti è possibile avvalersi della sedazione cosciente per affrontare le procedure ed i postumi con un aiuto per controllare il l’ansia e per ridurre il dolore dopo il termine dell’anestesia.
Ci sono limiti di età per gli impianti?
Se il volume osseo è adeguato e il paziente non ha malattie che aumentino il rischio di insuccesso non ci sono problemi legati all’età per la terapia implantare, purché il Paziente sia un adulto: non è possibile eseguire impianti finché le ossa sono in crescita.
Se non c’è più osso posso ancora mettere gli impianti?
L’osso può andare perso negli anni per malattia parodontale cronica, per traumi o perché i denti mancano da molto tempo. In molti casi è possibile aumentare l’osso rimasto con procedure di rigenerazione ossea, per le quali possono essere previsti tempi terapeutici più lunghi, e poi mettere gli impianti.
Quanto costa?
L’implantologia contemporanea prevede procedure che semplificano la pianificazione delle cure, anche con strumenti digitali. In questo modo, un numero maggiore di Pazienti può, rispetto al passato, avvalersi di queste soluzioni per avere nuovi denti fissi, o per stabilizzare protesi mobili.
E’ necessario però sapere che un trattamento implantare serio prevede accurata diagnosi e pianificazione; tecnologie e strumentario di elevata qualità; procedure di produzione, pulizia, verifica della qualità e sterilizzazione delle componenti rigorose; elevati costi di ricerca e sviluppo; certificazioni da severi enti di controllo in molti Paesi: ciò si riflette inevitabilmente sui costi delle cure.